"(...) E io sono così, futile e sensibile, capace di impulsi violenti e coinvolgenti; buoni e cattivi; nobili e vili; ma mai di un sentimento che perduri, ami di una emozione che continui e penetri nella sostanza dell'anima.
Tutto in me tende ad essere poi un'altra cosa; una impazienza dell'anima verso se stessa, come verso un bambino inopportuno; una inquietudine sempre crescente e sempre uguale.
Tutto mi interessa e nulla mi prende."
§
Pessoa, "Il Libro Dell'inquietudine"