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Percepisco l'incomprensione di chi tutto vive, tutto sente. Ricompongo le immagini, le immagini crollano frantumandosi in disillusioni anonime. L'incoerente verità ustiona il corpo. |
"(...) E io sono così, futile e sensibile, capace di impulsi violenti e coinvolgenti; buoni e cattivi; nobili e vili; ma mai di un sentimento che perduri, ami di una emozione che continui e penetri nella sostanza dell'anima. Tutto in me tende ad essere poi un'altra cosa; una impazienza dell'anima verso se stessa, come verso un bambino inopportuno; una inquietudine sempre crescente e sempre uguale. Tutto mi interessa e nulla mi prende." § Pessoa, "Il Libro Dell'inquietudine"
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